Quando si parla di libri ambientati in un’altra epoca, i romanzi storici medievali la fanno probabilmente da padrone.
Non è un caso, dal momento che, come abbiamo visto nella definizione di romanzo storico, la prima vera opera di questo genere è Ivanhoe, scritto a inizio XIX secolo, ma ambientato intorno al 1194 d.C. e servito da esempio per molti dei manoscritti venuti dopo. Si può quindi ben comprendere come tantissimi autori successivi abbiano deciso di scrivere romanzi ambientati nel Medioevo.
Per tutto il XIX secolo, il periodo che va dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente alla scoperta dell’America è stato al centro della letteratura, con una riscoperta fiorente di quelli che erroneamente erano stati considerati per molto tempo come i secoli bui della storia.
Nel corso degli anni questo genere si è intrecciato con altri, dando vita a thriller, rosa e gialli medievali.
Approfondimento: classifica dei migliori rosa storici
Anche le ambientazioni si sono evolute. Si è iniziato con i romanzi ambientati nell’Inghilterra medievale, sulla falsariga di Ivanhoe.
Si è poi aperto all’Europa intera, passando dalle grandi epopee vichinghe ai libri medievali ambientati in Italia, Spagna e nel resto del Mediterraneo. È così che anche il mondo arabo e bizantino ha conosciuto un nuovo interesse da parte degli scrittori di romanzi sul Medioevo.
Con l’aumentare della conoscenza di mondi una volta più trascurati, si è visto negli ultimi anni un aumento di racconti medievali ambientati in altre parti del globo, come la Cina o il Giappone, culle di civiltà molto raffinate benché a noi sconosciute fino ai secoli successivi.
Romanzi storici medievali: titoli
Qui trovi una serie di titoli che non possono mancare nella biblioteca degli amanti dei romanzi medievali.
Sono stati raggruppati per genere o argomento. Dal momento che i temi spesso si sovrappongono, non ti stupire se alcuni titoli sarebbero potuti finire in molteplici sezioni di questo articolo.
Quella qui sotto non vuole essere una classifica dei romanzi di ambientazione medievale, ma solamente un elenco da cui attingere per le tue prossime letture.
Se ne hai già letto qualcuno potresti recensirlo per fare un favore agli altri lettori. In questo articolo puoi trovare i nostri consigli su come scrivere una recensione di qualità.
Il precursore: Ivanhoe (Walter Scott)
“Ivanhoe” è considerato il prototipo del romanzo storico, misto di “fiction” e di “history”. La sua influenza è stata enorme, e non solo in Inghilterra ma un po’ in tutta Europa. È stato – ed è tuttora – un autentico best-seller che ha ispirato numerose versioni cinematografiche e televisive. La lotta fra Giovanni Senzaterra e Riccardo Cuor di Leone per il trono d’Inghilterra, l’antagonismo fra sassoni e normanni, i valori della cavalleria, l'”allegra brigata” degli arcieri di Robin Hood costituiscono momenti appassionanti e indimenticabili di un racconto sospeso tra romanticismo e realismo. Nonostante le apparenze, “Ivanhoe” non è soltanto un semplice romanzo storico di avventure, un libro di puro intrattenimento. La forma gradevole e spesso divertente e la magia del “colore locale” non gli impediscono di rappresentare una monografia romanzesca sul policromo, ma anche spietato, mondo medievale inglese.
L’opera che ha ispirato tutti i libri storici sul Medioevo. Walter Scott è stato infatti un precursore dei tempi. Il libro ha raggiunto negli ultimi decenni ulteriore fama grazie alle molte trasposizioni cinematografiche.
Ambientato in Inghilterra, racconta le avventure di Ivanhoe di ritorno dalle crociate, altro tema molto presente nei romanzi storici sul Medioevo.
Il tema delle cattedrali
Espediente molto sfruttato dagli scrittori di romanzi storici è sviluppare le storie attorno alla costruzione delle grandi chiese medievali o a ciò che le riguarda. Il primo esempio è forse Notre Dame de Paris di Hugo, ma ha raggiunto un successo planetario negli ultimi decenni grazie a uno dei libri più belli di Ken Follett: I pilastri della terra.
I pilastri della terra (Ken Follett)
Un mystery, una storia d’amore, una grande rievocazione storica: nella sua opera più ambiziosa e acclamata, Ken Follett tocca una dimensione epica, trasportandoci nell’Inghilterra del Medioevo al tempo della costruzione di una cattedrale gotica a Kingsbridge. Intreccio, azione e passioni si sviluppano così sullo sfondo di un’era ricca di intrighi e cospirazioni, pericoli e minacce, guerre civili, carestie, conflitti religiosi e lotte per la successione al trono. Con la stessa suspense che caratterizza tutti i suoi thriller storici, Follett ricrea un’epoca scomparsa e affascinante. Foreste, castelli e monasteri sono l’avvolgente paesaggio, mosso dai ritmi della vita quotidiana e dalla pressione di eventi storici e naturali entro il quale per circa quarant’anni si confrontano e si scontrano le segrete aspirazioni e i sentimenti dei protagonisti – monaci, mercanti, artigiani, nobili, fanciulle misteriose -, vittime o pedine di avvenimenti che ne segnano le vite e rimettono continuamente in discussione la costruzione del tempio.
Uno dei 101 libri più venduti di sempre, ha bisogno di poche presentazioni. È il primo romanzo della trilogia di Kingsbridge che ruota tutta attorno alla cattedrale dell’omonimo villaggio.
I tre romanzi danno un vivido affresco dell’Inghilterra medievale attraverso quattro secoli di cambiamenti sociali, religiosi e politici.
La cattedrale del mare (Ildefonso Falcones)
Nel cuore di un umile rione della Barcellona del XIV secolo, gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande cattedrale in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua vita. All’ombra di quelle torri gotiche, Arnau dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno…
A tratti sembra ispirarsi a I pilastri della terra, ma una attenta lettura ne fa venire alla luce le proprie peculiarità. L’unica somiglianza rimane il fulcro delle vicende, in questo caso la chiesa di Santa Maria del Mar a Barcellona.
Uno dei più bei romanzi storici ambientati nel Medioevo, è seguito da un altro, riuscitissimo seguito: Gli eredi della terra.
- Falcones, Ildefonso (Autore)
Notre Dame de Paris (Victor Hugo)
Esmeralda, una giovane zingara di grande avvenenza, è solita ballare sul sagrato della chiesa di Notre-Dame, cuore della Parigi del Medioevo. L’arcidiacono Frollo è attratto dalla giovane donna e, pur fra sentimenti contraddittori, cerca di farla rapire dal campanaro Quasimodo, un essere deforme fino alla mostruosità. Ma il capitano Phoebus de Châteaupers la salva e conquista il suo amore. Una vicenda melodrammatica, tetra, grottesca, che ha commosso lettori di tutti i tempi e spesso ispirato il mondo del cinema.
Un classico della letteratura storica sul Medioevo, il primo romanzo di Victor Hugo che lo portò subito al successo.
Le vicende si sviluppano tutte intorno alla cattedrale di Notre Dame a Parigi, con il campanaro Quasimodo nel ruolo di protagonista.
Religione e crociate
Come già in Ivanhoe, le crociate sono spesso spunto per i romanzi sul Medioevo. Siano essi ambientati durante il viaggio verso la Terrasanta, durante i combattimenti, oppure e più spesso dopo il ritorno, le figure dei cavalieri che combatterono per il controllo di Gerusalemme hanno sempre affascinato gli scrittori di racconti medievali.
I secoli intorno all’anno mille sono anche un momento di forza del potere spirituale, fino ad arrivare agli sconvolgimenti religiosi di fine Medioevo. È così che papi, vescovi, inquisitori e monaci sono una delle categorie più rappresentate tra i protagonisti dei romanzi storici ambientati nel Medioevo.
La papessa (Donna Woolfolk Cross)
Giovanna nasce nell’anno del Signore 814, in un’epoca in cui le donne sono considerate empie, inferiori e non degne di essere istruite. Lei ha invece un forte desiderio di conoscere, che cerca di soddisfare di nascosto con l’aiuto del maestro Esculapio. Divisa tra l’amore impossibile per un uomo e quello altrettanto impossibile per i libri, Giovanna sceglierà questa seconda via. Donna coraggiosa che cerca a tutti i costi di superare i limiti che la sua epoca le impone, è costretta a scappare. Assume l’identità di suo fratello Giovanni, morto durante un’incursione vichinga, e si nasconde per dodici anni in un monastero benedettino, finalmente libera di leggere, studiare e capire i segreti delle arti e della scienza. Guadagnandosi grazie a questo inganno e alla devozione la fama di un grande e saggio erudito, e avanzando a grandi, incredibili passi nella gerarchia religiosa, Giovanna giungerà a Roma e infine diverrà papa, rinunciando in quel momento e per sempre al suo amore ritrovato, Gerardo. La papessa verrà poi, suo malgrado smascherata pubblicamente e tragicamente durante la solenne processione di Pasqua. I suoi successori faranno di tutto per cancellarla dai registri pontifici e la storia la dimenticherà. In bilico tra verità e leggenda, Giovanna resta tra i personaggi più controversi e affascinanti di tutti i tempi.
In un mondo dominato dagli uomini, un interessante scorcio romanzato sul tentativo delle donne di ribellarsi a queste credenze sociali.
Il trono della bestia (Renzo Rosso)
All’inizio dell’anno Mille, Vilderico da Sutri vive tranquillamente in mezzo ai libri nel monastero di Farfa, in Umbria. È uno studioso, e la sua abilità nello scrivere l’ha portato a diventare un amanuense di valore. Ma la serenità della sua esistenza viene sconvolta il giorno in cui l’abate decide di mandarlo a Roma con l’incarico di compilare la cronaca delle vicende dei papi. All’improvviso, l’ingenuo Vilderico viene sbalzato in un ambiente dove potere, corruzione, denaro regnano sovrani. Benedetto IX, il crudele e depravato papa ragazzino, è assurto al soglio pontificio all’età di soli quattordici anni. Vilderico osserva e registra sgomento le lotte per la supremazia fra le diverse famiglie romane, le lotte fra papato e impero.
Questa volta è un uomo, un amanuense dalla vita semplice e mai in cerca di emozioni, che si trova a dover affrontare Roma e le dinamiche di potere che si celarono per secoli dietro all’elezione dei papi.
Eresia pura (Adriano Petta)
La disperata lotta di un uomo a difesa delle proprie idee e della libertà di pensiero sullo sfondo della crociata contro gli albigesi e dello sterminio dei catari. L’appassionante ed enigmatica vicenda di Giordano Nemorario matematico e fisico del XIII secolo che in nome dell’amore per la conoscenza e per la giustizia sposa la causa catara condividendone fino in fondo il destino si intreccia con quella di una crociata cristiana contro un popolo cristiano. Le ragioni che indussero la Chiesa cattolica a massacrare un’intera popolazione furono solo politiche e teologiche o ci fu anche la necessità di occultare un sapere che non doveva e non poteva essere divulgato? Gli ultimi martiri catari nella rocca di Montségur furono bruciati vivi il 16 marzo 1244 e il terribile rogo decretò la fine di quella che per la Chiesa romana era stata una pericolosa e temuta eresia. Le fiamme non riuscirono tuttavia ad ardere le misteriose “Chiavi del sapere”, che contenevano un tesoro di conoscenze decisive per il futuro del genere umano.
Il tardo Medioevo vide l’avvento delle eresie e dell’inquisizione. Le prime, movimenti di denuncia del potere spirituale ormai troppo legato a quello temporale. La seconda, crudele strumento di controllo ideato per mantenere il potere sulla popolazione.
In questo bel resoconto romanzato, Adriano Petta ci racconta lo sterminio dei Catari, una crociata “diversa” da quelle che si diressero verso oriente, ma altrettanto crudele e basata sulle stesse logiche di potere.
- Petta, Adriano (Autore)
Le avventure di un povero crociato (Franco Cardini)
Partendo da un manoscritto autentico, Franco Cardini, il più illustre medievista d’Italia, ricostruisce in forma romanzata ma verosimile l’avventurosa vicenda di un crociato che si reca in Terrasanta. Tre anni di viaggi e di combattimenti, di infamie e d’amore, in un racconto dallo straordinario fascino.
Capolavoro storico sulle crociate, questo libro di Cardini si basa su un documento reale custodito nell’Archivio di Stato di Firenze.
Partendo da quello, il docente sviluppa un racconto verosimile di quello che poteva essere viaggiare al seguito dei cavalieri che partivano per le crociate in Terrasanta.
- Cardini, Franco (Autore)
Gialli storici medievali
Una categoria molto amata dagli scrittori è stata quella dei romanzi gialli medievali, spesso raccolti in lunghe saghe con i detective del tempo alle prese con molteplici avventure.
Consiglio: i migliori gialli storici mai scritti
Curiosamente, tornando alla sezione precedente dell’articolo, spesso i protagonisti sono uomini di chiesa. Non è un caso, dal momento che erano tra i pochi ad avere una discreta istruzione e a poter sviluppare maggiormente intuito e altre capacità necessarie per trovare i colpevoli dei delitti.
Le cronache di fratello Cadfael (Ellis Peters)
Inghilterra, inizio del XII secolo. In un caldo pomeriggio estivo, nella tranquilla atmosfera di un monastero, un monaco sta accudendo al suo «giardino dei semplici», l’orto in cui coltiva le piante medicinali. È fratello Cadfael, un tempo marinaio, poi crociato, ora padre erborista e speziale dell’abbazia benedettina di Shrewsbury. È osservatore attento e fine ragionatore, è paziente e dotato di senso dell’umorismo, il saio, i sandali o il crocifisso di legno non devono trarre in inganno. Infatti… è il più grande detective che le cronache medievali ricordino. La sua ambizione è essere lasciato in pace per badare al suo orto, ma interviene nei fatti di sangue di cui è testimone per amore di giustizia. Soprattutto quando vede innocenti ingiustamente accusati.
Una delle più belle storie medievali per ragazzi è la saga di fratello Cadfael, protagonista dei romanzi di Ellis Peters.
Il frate, ex crociato (argomento che ritorna), si è chiuso nel monastero di Shrewsbury dove cura con le sue erbe i fratelli e i fedeli feriti o ammalati. Con pungente ironia, finisce sempre invischiato in delitti più o meno crudeli, di cui cerca i colpevoli per amore della giustizia.
La saga completa contiene venti libri gialli medievali adatti a tutte le età.
Il nome della rosa (Umberto Eco)
Ultima settimana del novembre 1327. Il novizio Adso da Melk accompagna in un’abbazia dell’Italia settentrionale frate Guglielmo da Baskerville, incaricato di una sottile e non meglio precisata missione diplomatica. Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, frate Guglielmo si trova a dover risolvere una serie di misteriosi delitti (sette in sette giorni, perpetrati nel chiuso della cinta abbaziale) che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile. Per risolvere il caso, Guglielmo dovrà decifrare ogni genere di indizi, dal comportamento dei santi a quello degli eretici, dalle scritture negromantiche al linguaggio delle erbe, da manoscritti in lingue ignote alle mosse diplomatiche degli uomini di potere. La soluzione arriverà, forse troppo tardi, in termini di giorni, forse troppo presto, in termini di secoli.
Uno dei più grandi gialli storici medievali mai pubblicati, ha venduto 50 milioni di copie rendendo famoso Umberto Eco in tutto il mondo.
Alterna grandiose descrizioni a scene di alto ritmo, grazie alle quali potrebbe quasi essere considerato facente parte dei libri thriller medievali.
Un capolavoro che non deve mancare nella biblioteca degli amanti dei gialli storici medievali.
- Eco, Umberto (Autore)
I delitti della medusa (Giulio Leoni)
Firenze, 1300. In una notte di metà luglio il priore Dante Alighieri viene convocato in tutta fretta dal bargello della città e portato sul luogo di un orrendo delitto. Nel nuovo palazzo dei Priori ancora in costruzione, tra le ali di un colossale carro allegorico a forma di aquila imperiale, è appeso il cadavere di una donna decapitata, coperta da una ricca veste di broccato intessuta d’argento. Per Dante non è difficile riconoscere il corpo della bellissima Vana del Moggio, cantatrice amatissima che con la sua voce favolosa incantava tutta Firenze. Chi può averla assassinata? Per scoprirlo il sommo poeta dovrà inoltrarsi nella «selva oscura» degli indizi e delle false piste, mentre su tutto grava l’ombra di un terrificante mostro mitologico…
Un’altra saga di gialli medievali, questa volta con un detective d’eccezione: Dante Alighieri. Nei sette libri che costituiscono l’opera, il grande poeta si troverà costretto dagli eventi a cercare i colpevoli di numerosi delitti nella Firenze di inizio XIV secolo.
- Leoni, Giulio (Autore)
Il mercante di lana (Valeria Montaldi)
Mary cura gli infermi con le erbe del bosco. È questo il suo unico potere, e frate Matthew lo sa. Ecco perché tenta inutilmente di salvarla durante il processo per stregoneria, anche se ciò significa rischiare una dolorosa punizione, l’esilio. Costretto ad abbandonare il suo quieto monastero inglese, il frate intraprende un viaggio pericoloso attraverso la Francia, diretto al luogo dove dovrà scontare la punizione. Ma presto scopre che il destino ha in serbo per lui qualcosa di diverso, ed è proprio lo spirito di Mary a indicargli la strada verso Felik, un villaggio sperduto fra le Alpi. Qui un atroce castigo divino sta per abbattersi sulla popolazione, che sembra aver inaridito il proprio cuore. E un giorno, inaspettatamente, su Felik inizia a cadere una fitta neve tinta di rosso. Un grande romanzo medievale che intreccia amore, avventura e mistero.
Prima opera di una serie di romanzi gialli medievali con protagonista un frate di origine inglese le cui avventure si svolgono nell’Italia settentrionale (Milano, le Alpi, la Lombardia), ma anche Parigi e altre zone dell’Europa continentale..
La pietra per gli occhi (Roberto Tiraboschi)
Venezia, Anno Domini 1106. La città che conosciamo, ricca, potente, con i suoi maestosi palazzi e chiese, non è ancora nata: è solo un agglomerato di isolette di fango rubate alla laguna. Questo è il paesaggio che si presenta a Edgardo D’Arduino, giovane frate amanuense dell’abbazia di Bobbio, quando arriva a Venezia. Una malattia l’ha colpito agli occhi, la vista vacilla, e per uno scriba dedito alla copiatura questo significa la fine di tutto. Edgardo ha avuto notizia che a Venezia, città di vetrai, conoscono un rimedio che guarisce gli occhi malati: una pietra per leggere, “lapides ad legendum’, che permette di ritornare a vedere. Edgardo inizia la sua ricerca disperata della pietra miracolosa e viene subito in contatto con il mondo dei fiolari, i vetrai di allora, molto numerosi e attivi. Ma è appena stato commesso un delitto atroce: un giovane garzone è stato trovato morto con gli occhi cavati; al loro posto uno schizzo di vetro trasparente… La ricostruzione attenta e storicamente attendibile di una Venezia medievale fa da sfondo a una storia d’amore e di riscatto, attraversata da delitti orribili, false amicizie, lotte di potere, cataclismi e sconvolgimenti naturali.
Primo libro di una serie sulla Venezia medievale che al momento conta tre capitoli. Ambientati quando la città è solamente un’accozzaglia di isolette nella laguna, il frate (ancora una volta) protagonista si vede a risolvere delitti efferati.
- Tiraboschi, Roberto (Autore)
Romanzi storici medievali d’amore
I libri rosa storici sono un genere molto amato dagli autori e, soprattutto, le scrittrici dei romanzi d’amore.
Il Medioevo in particolare è stato spesso fonte di ispirazione per i romanzi d’amore, grazie al fascino che il connubio dama-cavaliere ha sempre esercitato sui romantici delle epoche successive.
La dama e l’unicorno (Tracy Chevalier)
È un giorno della Quaresima del 1490 a Parigi, un giorno davvero speciale per Nicolas des Innocents, pittore di insegne e miniaturista noto a corte per la sua mano ferma nel dipingere volti grandi come un’unghia, e al Coq d’Or e nelle altre taverne al di qua della Senna per la sua mano lesta con le servette di bell’aspetto. Jean Le Viste, il signore dagli occhi come lame di coltello, il gentiluomo le cui insegne sono ovunque tra i campi e gli acquitrini di Saint-Germain-des-Prés, proprio come lo sterco dei cavalli, l’ha invitato nella Grande Salle della sua casa al di là della Senna e in quella sala disadorna, nonostante il soffitto a cassettoni finemente intagliato, gli ha commissionato non stemmi imponenti o vetrate colorate o miniature delicate ma arazzi per coprire tutte le pareti. Arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a volontà. Una commissione da parte di Jean Le Viste significa cibo sulla tavola per settimane e notti di bagordi al Coq d’Or, e Nicolas, che può resistere a tutto fuorché alle delizie della vita, non ha esitato un istante ad accettare. Non ha esitato, però, nemmeno ad annuire davanti alla proposta di Geneviève de Nanterre, moglie di Jean Le Viste e signora di quella casa.
Un altro capolavoro di Tracy Chevalier, in cui grandi storie d’amore e di passione si intrecciano in un disegno molto accurato della società del periodo in cui è ambientato il libro.
La prigioniera del silenzio (Valentina Montaldi)
Venezia, 1327. Quello di Giulia Bondimier, unica erede di un’illustre famiglia nobile, è un amore sincero, travolgente e passionale. Ma anche impossibile. Vietata dai costumi dell’epoca, la sua relazione con il giovane Samuel Macalia, setaiolo ebreo, ha come tragica conseguenza una gravidanza inaspettata. Segnata da questa macchia indelebile, Giulia non ha scelta: deve cambiare vita e rinunciare al frutto della sua colpa. Destino parallelo, quello di Nicoleta. Figlia di un umile carpentiere e vittima di uno stupro, è costretta a privarsi del bambino che porta in grembo. Fuggita in terraferma, riesce a trovare un lavoro capace di restituirle dignità e rispetto. Giulia, invece, obbligata suo malgrado alla vita monastica, rimane nella città che l’ha vista nascere. Venezia è una prigione per lei, ma è anche l’unico luogo che le permette di rimanere vicino a chi non avrebbe mai voluto perdere. Passati vent’anni, Giulia sarà chiamata a scelte difficili e coraggiose. Nonostante la società di cui fa parte sia dominata dai rapporti di forza stabiliti da uomini, saprà dimostrare come il legame ancestrale che unisce una donna ai suoi figli non possa essere spezzato da niente e da nessuno. In una Venezia opulenta, alle soglie della più spaventosa epidemia di peste mai conosciuta in Europa, Valeria Montaldi ci regala una vicenda dolce e potente, che, tra le pieghe della grande Storia, racconta il senso pieno dell’essere donne e madri.
Valeria Montaldi questa volta ci regala uno dei più bei romanzi storici medievali d’amore.
La scelta di Venezia è già di per sé sinonimo di romanticismo. La passione tra la ricca rampolla di una famiglia aristocratica e del mercante ebreo riesce a intrecciare amore, società, costumi e religione in un libro piacevole e che catturerà la tua attenzione fin dall’inizio.
- Editore: Rizzoli
- Autore: Valeria Montaldi
- Collana: BUR Best BUR
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2017
Romanzi storici sui Medici
A cavallo tra Medioevo e Rinascimento, le vicende dei Medici a Firenze sono state spesso fonte di ispirazione per molti autori italiani e stranieri.
Quattrocento (Susana Fortes)
Firenze, aprile 1478. Sono giorni terribili, quelli che seguono il fallimento della congiura ordita dalla famiglia Pazzi contro i Medici. Firenze è assetata di sangue, decisa a punire con la tortura o con la morte chiunque abbia partecipato alla cospirazione. Al sicuro nel suo palazzo, Lorenzo il Magnifico viene a sapere dei corpi gettati in Arno, delle decapitazioni, dei linciaggi. È la città intera che vendica l’uccisione di suo fratello Giuliano e che si consegna nelle sue mani, rendendolo potente come non mai. Però Lorenzo non sa che i fili di quella congiura sono stati tirati da personaggi molto più potenti della famiglia Pazzi. E ignora di essere lui stesso un burattino nelle mani della Storia… Firenze, oggi. Sono in pochi a conoscere Pierpaolo Masoni, pittore rinascimentale dallo stile e dall’animo tormentati. E Ana Sotomayor, dottoranda in Storia dell’arte, è arrivata a Firenze proprio per capire qualcosa di più su questo oscuro personaggio, che esercita su di lei un fascino singolare. Le sue appassionate ricerche si appuntano su uno dei quadri più controversi di Masoni, in restauro nei laboratori degli Uffizi, e su una serie di quaderni in cui il pittore racconta nei dettagli la propria esistenza e gli eventi che hanno segnato la storia di Firenze alla fine del XV secolo, tra cui la congiura dei Pazzi. D’un tratto, però, Ana diventa oggetto di minacce e ricatti e si ritrova a temere per la propria vita e per quella delle persone a lei care.
Un romanzo in parte storico e in parte attuale, abbiamo voluto introdurlo lo stesso in questa lista per le sue capacità di ricostruire il periodo storico e per avere un ulteriore racconto sulla saga di una delle famiglie più famose della storia italiana.
- Fortes, Susana (Autore)
I medici (Matteo Strukul)
La grande parabola del Rinascimento attraverso l’epopea di una famiglia che è stata in grado di lasciare la sua indelebile impronta nella storia d’Italia e d’Europa. Dalle origini di un’ambiziosa famiglia di banchieri, passando per l’uomo che ha incarnato gli ideali dell’umanesimo rinascimentale, fino alle due grandi regine italiane di Francia.
Il recente capolavoro di Matteo Strukul ha raggiuno un grane successo di critica e pubblico, arrivando anche a vincere nel 2017 il Premio Bancarella.
Questi quattro romanzi storici sui medici rappresentano senza dubbio uno dei migliori esempi della narrativa italiana recente.
- Editore: Newton Compton Editori
- Autore: Matteo Strukul
- Collana: SuperInsuperabili
- Formato: Libro rilegato
- Anno: 2018
Battaglie famose
L’arciere di Azincourt (Bernard Cornwell)
25 ottobre 1415, sulla piana di Azincourt, nella regione del Pas de Calais, l’esercito inglese e quello francese si fronteggiarono in una delle battaglie più famose della storia. Per gli inglesi, in netta inferiorità numerica, rappresentò una grande vittoria, che assunse dimensioni epiche molto prima che Shakespeare la immortalasse nel suo Enrico V. A giocarvi un ruolo non secondario fu un arciere inglese di umili origini, Nicholas Hook, che, per salvarsi da una condanna a morte, era partito come mercenario per difendere Soissons, la città francese in mano al duca di Borgogna. Le informazioni che aveva riportato in Inghilterra sulle atrocità dell’assedio, unite alla sua abilità nel combattere, gli fecero guadagnare credito presso la corte, tanto che lo stesso re Enrico V lo volle con sé nella campagna diretta alla conquista della corona francese. E fu così che ad Azincourt il destino trasformò un semplice arciere in un grande eroe… Soltanto Bernard Cornwell poteva scrivere un romanzo come L’arciere di Azincourt : per l’accuratezza della ricostruzione storica, per la verosimiglianza dei protagonisti, per l’inconfondibile respiro epico che lo attraversa, dalla prima all’ultima pagina.
Tra i romanzi ambientati nel Medioevo non potevano mancare quelli in cui le battaglie più famose dell’epoca sono le vere protagoniste. In questa opera di Cornwell scopriamo uno degli scontri che più segnarono la storia medievale dell’Europa settentrionale.
Vichinghi e Scandinavia
Le navi dei vichinghi (Frans Gunnar Bengtsson)
“Resoconto di tre viaggi immaginari, ma plausibili (interrotti da un breve, movimentato interludio di vita casalinga) affrontati da Orm il Rosso, figlio di Toste, un normanno abile, pieno di risorse, pragmatico e lievemente ipocondriaco ‘Le navi dei vichinghi’ fonde nelle sue pagine tutti gli espedienti letterari sviluppati dai grandi scrittori europei nel corso del Diciannovesimo secolo, uno sguardo ironico penetrante e clemente insieme come mai si riscontra in Dickens; un’acutezza di spirito e un disincanto degni di Stendhal; un’epica impregnata della sensibilità antiepica di Tolstoj; e l’erculea spinta narrativa, agile e potente, di Alexandre Dumas. Come la metà dei grandi romanzi della tradizione europea, è corposo, violento, di grande respiro e canta di guerre, di tesori e di strabilianti imprese di uomini e di re; come l’altra metà, è intimo, famigliare e racconta del ritmo delle stagioni e della vita nei villaggi e nelle fattorie, di matrimoni, di nascite e del cuore delle donne che colgono con fin troppo intuito l’immensa presunzione di uomini e re sanguinari. Ha qualcosa da offrire a chiunque abbia l’avventura di leggerlo, e il lettore, giunto alla fine, si affezionerà all’autore Frans Bengtsson come a un amico per il resto della vita – così come ci affezioniamo a ogni compagno affidabile, capace e congeniale che incontriamo in qualsiasi grande romanzo, avventura o romanzo d’avventura.” (da di Michael Chabon)
Uno dei migliori dipinti letterari delle avventure dei vichinghi, non solo spietati guerrieri, ma anche grandi navigatori e innovatori.
Kristin figlia di Lavrans (Sigrid Undset)
Norvegia, XIV secolo. Unica figlia di un ricco e devoto possidente, Kristin viene promessa in sposa a quindici anni; durante un viaggio a Oslo si innamora però di Erlend, giovane affascinante dalla dubbia fama, e si lascia andare alla passione. Nonostante la forte opposizione della famiglia, Kristin rompe il fidanzamento e sposa Erlend, per iniziare con lui il cammino verso l’età adulta. La vita travagliata della protagonista – il matrimonio, le nascite, i lutti, il rapporto con i figli, i tradimenti del marito, la solitudine e il convento – e la sua faticosa ma costante ricerca di Dio sono il fulcro di questo racconto, mentre sullo sfondo si staglia lucido e toccante l’affresco del Medioevo scandinavo, diviso tra le tradizioni pagane e l’affermarsi della nuova concezione cristiana dell’esistenza.
Un romanzo storico incentrato sulla figura femminile di Kristin, sulle sue scelte e le conseguenze. Tutto questo con il Medioevo scandinavo sullo sfondo.
L’ultimo re (Bernard Cornwell)
Terra degli Angli, 866: una terra divisa in piccoli territori guidati da sovrani barbarici. Uomini feroci, vichinghi, combattenti del Nord arrivano per razziare, uccidere, conquistare. Il giovane Uhtred, erede al titolo di aldermanno di Bebbanburg, dopo la morte del padre viene adottato dal re normanno Ragnar: in pochi anni impara a combattere con coraggio e a navigare, e diventa per Ragnar come un figlio. Ma l’intrigo, la passione e infine il tradimento riportano Uhtred dal suo vecchio precettore, che lo presenta all’unico sovrano in grado di opporsi agli uomini del Nord: Alfredo, che un giorno verrà chiamato il Grande. Ma per riconquistare il suo titolo, Uhtred dovrà affrontare il nemico in campo aperto.
Uno dei più bei romanzi storici medievali ambientati nel Nordeuropa vichingo.
Intrighi di potere, battaglie, amori: c’è tutto questo e di più nell’opera di Cornwell che si dimostra ancora un esperto conoscitore del Medioevo britannico.
Giappone
Shogun (James Clavell)
Salpato alla volta dell’Oriente per il monopolio olandese del commercio con Cina e Giappone, John Blackthorne, comandante dell’Erasmus, si ritrova costretto da una tremenda tempesta al naufragio in un paesino di pescatori nel Giappone feudale del XV secolo. In un mondo sconosciuto e lontano, Blackthorne deve trovare il modo di sopravvivere. Grazie al suo coraggio, che lo condurrà sulla via dei samurai, con il soprannome di Anjin (il navigatore) diventerà il fido aiutante dello Shogun e nella sua ascesa al potere conoscerà l’amore impossibile per la bella e ambigua Mariko.
Finiamo questa lista con uno dei più bei romanzi medievali ambientati al di fuori d’Europa. Con Shogun seguiamo le avventure di un mercante europeo che si trova a doversi inserire nella distante cultura di un popolo lontano.
Consiglio di lettura: i migliori romanzi ucronici